Scrittura, sceneggiatura e qualità artistica nei videogiochi.

Negli ultimi anni ho cominciato a trovare la definizione di "videgiocatore" limitativa. Così come il concetto stesso di "videogioco" è superato, se non proprio obsoleto, anche il videogiocatore non è più quello che si limita a infilare due lire in una sala giochi e spingere due bottoni su di un cabinato per dieci minuti di svago. Nell'evoluzione dei videogiochi si è tesi a distanziarsi dalla componente puramente ludica, e ci si è decisi a tendere verso una forma più elevata, un tipo d'intrattenimento che ormai può essere tranquillamente equiparato alle arti maggiori, come letteratura e cinema. In questo contesto, il termine videogiocatore è fuorviante. Ecco perché più che di "giocatore" bisognerebbe parlare di "cultore". Forse, il termine più adatto da contrappore ai casual gamers potrebbe essere "cultore dell'intrattenimento videoludico".
Un po' lungo, un po' snob, se volete. Tuttavia, appurato che evoluzione del prodotto e del consumatore (il classico quesito dell'uovo e della gallina) vanno a braccetto, possiamo senza il minimo dubbio affermare che le produzioni odierne hanno saputo regalare giochi che non brillano per... "il giocare"... quanto per le proprie qualità artistiche (e il fatto che i giochi di cui parlerò tra poco siano nella mia classifica di preferiti di sempre fa riflettere). Ciò che vi chiedo a tal punto è: quali reputate siano i videogiochi scritti meglio? Quali sono quei titoli che avvicinano il nostro diletto passatempo, spesso bistrattato e osteggiato, all'olimpo delle arti? Proviamo.


Metal Gear Solid (Series) - PS1/PS2/PC/XBOX/PS3 -
Il "primo videogioco postmoderno della storia".

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Fate/ Stay Night - PC/PS2 -
Visual Novel più famosa di sempre, che vanta un testo dai temi fantastici, con risvolti epici e protagonisti indimenticabili.


Tsukihime - PC -
Un romanzo visivo dai toni cupi e oscuri, dalle atmosfere orientalieggianti, che fa della straordinaria caratterizzazione di stupendi personaggi il suo punto di forza.


Ace Attorney (Series) - NDS -
Uno straordinario esempio di Court Room Drama applicato alle meccaniche videoludiche.


Final Fantasy (Series) - NES/MSX/WC/SNES/GB/GBA/NDS/PC/PS/PS2/NGC/360/Wii/PSP/PS3 -
Molto, troppo da dire, su una serie che dal quarto capitolo in poi ha creato mervagliosi universi su universi.


The World Ends With You - NDS -
Un titolo fresco, impregnato di modernità, caratterizzato da una storia ambiziosa e visionaria.


Portal - PC/360/PS3 -
Un gioco brillante dalle mille interpretazioni filosofiche.


Monkey Island (Series) - PC/Amiga/AtariST/Megadrive/PS2/360/Wii -
Pietra miliare del percorso della commedia in quest'industria.


Hotel Dusk: Room 215 - NDS -
La migliore storia noir mai raccontata.


Grand Theft Auto IV - PS3/360/PC -
Il miglior Crime-Drama di sempre, una visione cinica dell'American Dream in chiave moderna.


Mass Effect - 360/PC -
Il titolo che in questa generazione ricrea più di ogni altro la costruzione di una realtà alternativa credibile.


BioShock - PC/360/PS3 -
Un incubo distopico, il Blade Runner dei videogiochi.


MadWorld - Wii -
Un titolo fresco, innovativo, che parodia se stesso ricreando una realtà affascinante.


Half-Life 2 - PC/360/PS3 -
Lo sparatutto che rivoluzionò l'idea bellica nei VG.


Kingdom Hearts (Series) - PS2/GBA/PSP/NDS -
La fusione di due mondi caratterizzata da splendide atmosfere eteree.

Per me Bioshock, Mass Effect, Silent Hill 2 e il terzo MGS sono l'apoteosi del concetto che hai splendidamente descritto, poco altro da aggiungere...

Molto personali a dire la verità
1. Silent Hill 2 (Il primo vero Survivor Horror psicologico che veramente ha saputo incutermi paura. Saper insinuarsi nella mente del giocatore è indice di grande attenzione da parte degli sviluppatori verso l'arte della paura ludica. Molto vicino ci è andato il tanto bistrattato quarto capitolo... alcune scene in quella casa sarebbero state perfette per un romanzo basato sul paranormale)
2. Monkey Island 2 (Picco massimo della comicità, dell'intrattenimento divertente. Mai volgare, mai scontato, mai noioso. Alcune frasi di Guybrush sono diventate citazioni storiche)
3. Manhunt (Se Silent Hill è stato il raggiungimento della psicologia malata, Manhunt è stato per me il raggiungimento della violenza. Potrebbe sembrare strano, ma questo titolo porta con se una carica di brutalità "necessaria" che nessun altro gioco ha mai saputo farmi provare.)
4. Shenmue (Narrativa d'azione orientale al top. Tutto perfetto, nei minimi particolari. Forse pecca di linearità e banalità, ma l'arte di saper emozionare è il punto massimo di questo capolavoro targato Sega)
5. Final Fantasy 7 (Il jrpg che ha saputo portare oltre il genere. Il primo a saper donare quel tocco, quel passo in avanti essenziale alla diffuzione e alla massificazione. Se non ci fosse stato, probabilmente oggi FF non avrebbe il meritato successo che possiede. E molto probabilmente i giochi di ruolo giapponesi sarebbero rimasti confinati nel terriotorio natio).
6. Ocarina of Time (Inutile spendere parole).
7. Baldur's Gate II (Il mondo fantastico dei draghi e degli orchi, formato da spade fiammeggianti e storie al limite del fantastico, narrato dai coraggiosi avventurieri che sfidano il male per innalzarsi verso la gloria).

Complimenti a Low che tira fuori topic sempre molto interessanti!

Effettivamente ormai i videogiochi riescono a emozionare a tal punto i giocatori, che anche secondo me ormai è limitativo parlare di "giochi", tant'è che sempre più spesso nascono romanzi e film tratti dai videogiochi...

Data la mia adorazione, come primo metto Mass Effect, che ha creato un universo davvero superbo, con un background realistico e coerente.
Vorrei citare anche Dead Space, che come storia, contando anche il film che ne è stato tratto, non ha niente da invidiare a molte altre!

Mi era sfuggito questo topic

Definizione ampliamente giustificata e azzeccata. Basti pensare che GTA4 è stato il prodotto multimediale con le più alte vendite nel 2008.
Per me il salto "videoludico" è coinciso con FFX, amato, sognato, rimpianto, una delle storie che più mi hanno segnato.