E’ notizia odierna la strage perpetrata in Pakistan da islamici contro fedeli di confessione cristiana cattolica.
Naturalmente il fatto è da condannare, come lo sono tutte le violenze rivolte contro l’essere umano, qualunque motivazione venga addotta.
In questi casi le giustificazioni non hanno alcun valore: la violenza è sempre una scorciatoia, la più stupida, per procrastinare all’infinito sangue, dolore e morte.
Ciò che a me preme sottolineare sono due cose:
1 – la violenza è generata nella stragrande maggioranza da motivi legati a credenze religiose e compiute in nome di un dio considerato giusto, mite, misericordioso ed in comune , nel caso delle religioni monoteiste;
2 – I contendenti sono sempre pronti a rinfacciarsi la primogenitura, condannando un inizio che risale alla notte dei tempi, quando il dio rappresentava la manifestazione del potere che in suo nome gli uomini gestivano per un proprio tornaconto personale.
Nel caso specifico i cristiani denunciano le violenze subite a sostegno della giustezza della loro fede con una propensione al martirio che da sempre contraddistingue la loro religione.
E non solo; sono sempre pronti a ricordare le persecuzioni subite nel corso dei secoli affrontate con la forza ed il coraggio contro gli spietati aguzzini che usavano tutte le più crudeli forme di tortura per farli recedere dalla loro fede.
Ciò che però dimenticano, i nostri miti cattolici, è la stessa crudele solerzia con cui predicavano e praticavano la guerra santa contro gli infedeli mussulmani, i perfidi ebrei e tutti coloro che non accettavano la loro teologia, e cioè i cristiani di altre confessioni.
A queste semplici argomentazioni gli attuali cattolici oppongono la distanza storica degli accadimenti adducendo che non fanno testo avvenimenti accaduti in periodi ormai lontani nel tempo ed in ben altri contesti.
A parte il fatto che giustificare comunque una religione che i cattolici considerano l’unica verità rivelata da dio anche alla luce della violenza con la quale è stata imposta è di una mostruosità logica aberrante, dimenticano, gli stessi, le crudeltà perpetrate recentemente, e precisamente nel 1982, quando i cristiani maroniti, legati alla chiesa cattolica ed al papa, uccisero circa un migliaio tra donne, vecchi e bambini nel campo profughi di Sabra e Shatila.
Eh sì, poveri cattolici della cui mitezza sarà ricco il regno dei cieli!
Babila
[Modificato da Babila il grande 03/08/2009 01:00]