L'angolo delle recensioni - I nostri pareri

Davvero una gran bella recensione Aggro, molto interessante e completa, complimenti!

Tra l'altro non sapevo proprio si potesse giocare in coop locale, ma come funziona il secondo giocatore sceglie un altro personaggio e si segue la storia del P1?



La nonna di Burt gigante alleato a Jagger

Allora la coop locale si può fare solo nell'illusion mode, lo schermo viene diviso a metà. Io francamente non l'ho provata, ma penso che si possa scegliere un'altro personaggio.
E' un bel aiuto giocando all'illusion eh...

Interessante, so già che quando arriverò a casa dell'amico che mi sta prestando i manga con questa chicca (che ovviamente gli terrò nascosta fino all'ultimo) sbaverà per giorni ^^

Ma mi fa molto piacere che ci siano le musice originali,ho sentito solo roba tarroco nei trailer...

Super Street Fighter IV

Nuovo capitolo del fortunato picchiaduro di Capcom. Vediamo insieme cosa è cambiato dal predecessore.

Grafica: Essenzialmente identico a SF IV.
Sono stati aggiunti 5 nuovi stage e ben 10 personaggi, per un totale di 35 (record assoluto per quanto riguarda gli upgrade di Street Fighter). I fondali risultano ben colorati e appariscenti, molto più profondi e qualitativamente migliori rispetto ad alcuni degli originali contenuti nel predecessore. I nuovi personaggi sono stati rielaborati e amalgamati alla perfezione con il resto del roster.
In questa versione è stato introdotto un set di nuovi vestiti alternativi, che aumentano a ben 3 costumi il guardaroba dei vecchi combattenti (i nuovi hanno a disposizione un solo attire alternativo). Come per i fondali, i nuovi costumi sono decisamente più belli da vedere rispetto ai vecchi creati da Capcom per il capitolo precedente. Inoltre, per alcuni personaggi, è presente un ennesimo costume alternativo segreto, selezionabile scegliendo il decimo colore dei costumi alternativi. In realtà questi vestiti sono delle modifiche a quelli già esistenti, come nel caso di Sakura (che sfoggia pantaloncini e maglietta abbandonando il Gi che copriva il suo secondo costume alternativo).
I personaggi introdotti sono 8 vecchie conoscenze e 2 inediti. Nello specifico:
- Juri, misteriosa combattente di Taekwondo legata all’organizzazione criminale S.I.N.
- Hakan, campione turco di Oil Wrestling.
- T.Hawk, enorme indiano americano proveniente da Super Street Fighter 2
- Dee Jay, cantante/kick boxer jamaicano proveniente da Super Street Fighter 2
- Guy, street ninja direttamente dalle strade malfamate di Metro City, originario di Final Fight e proveniente in questa versione da Street Fighter Alpha
- Adon, sadico e megalomane lottatore di Muay Thai, ex discepolo di Sagat, originario del primo Street Fighter e proveniente in questa versione da Street Fighter Alpha
- Cody, uno degli ex eroi che hanno sbaragliato la prima formazione della gang Mad Gear, originario di Final Fight e proveniente in questa versione da Street Fighter Alpha 3
- Dudley, nobile pugile inglese proveniente da Street Fighter III
- Ibuki, piccola ninja proveniente da Street Fighter III
- Makoto, maschiaccio karateka con lo scopo di diffondere il proprio stile di combattimento, proveniente da Street Fighter III 3rd Strike
Per tutti i giocatori di Street Fighter IV è presente una gradita sorpresa. Se nei vostri HDD è presente il salvataggio del suddetto gioco, sarà possibile utilizzare l’undicesimo e dodicesimo colore per i personaggi (in realtà sono delle versioni disegnate a mano dei costumi originali dei lottatori).
Da segnalare la sequenza introduttiva, una delle migliori di questi ultimi anni.

Sonoro: La prima cosa che salta alle orecchie è l’assenza della canzone introduttiva di SFIV, tormento per alcuni ed esaltazione per altri (la Capcom ha deciso di eliminarla dopo una serie di pesanti critiche da parte dei giocatori, che lamentavano l’estraneità del pezzo per un gioco come Street Fighter).
Nonostante questa mancanza, sono state aggiunte tutte le theme originali dei combattenti, remixate all’occorrenza. Inoltre tornano anche le voci giapponesi, doppiaggio che può essere scelto direttamente nelle opzioni del sonoro.

Gameplay: in questo aspetto la Capcom è riuscita a superarsi. Tutti i personaggi della precedente versione sono stati riequilibrati e ricalibrati, tenendo conto dei suggerimenti della comunità di giocatori appassionati. E’ possibile selezionare anche una nuova ultra combo, in grado di garantire maggiore strategia e tattica di gioco. In linea generale gli scontri risultano più equilibrati e meno a senso unico, a patto che ci sia da parte del giocatore la giusta dose di bravura, strategia e tattica.
Il gioco punta principalmente alla parte online e al multiplayer offline, vera linfa vitale di ogni picchiaduro che si rispetti, a discapito del gioco arcade in singolo (dove sono stati introdotti i vecchi bonus stage, provenienti da SFII). Eliminate le sfide time attack e survivor, migliorate invece le prove di difficoltà per eseguire gli attacchi avanzati e le combo.
Giocando online abbiamo a disposizione:
- ranked match - match classificati basati su due tipologie di graduatorie: punti battaglia e punti personaggio. I primi riguardano l’abilità totale del giocatore e si accumulano vittoria dopo vittoria. I secondi misurano l’abilità del giocatore con un determinato personaggio.
- team battle - battaglia a squadre, formate da 2, 3, o 4 giocatori. Questa modalità alla “King of Fighter” funziona nello stesso modo alla base del picchiaduro SNK: si affrontano i primi membri delle rispettive squadre, chi vince passa allo scontro successivo con il secondo combattente avversario. Vince la squadra che elimina tutti i componenti rivali.
- endless mode - battaglia infinita, sulla base del vecchio partita del giocatore. La funzione è semplice: si affrontano 1 o più giocatori (fino ad un massimo di 8 in totale). Chi vince rimane in partita, chi perde viene inserito in fondo alla lista dei partecipanti, costretto ad aspettare nuovamente il suo turno per giocare.
Oltre al cuore del gioco online, è presenta una completa modalità replay, in grado di fornire i migliori match svolti dai giocatori: da guardare, salvare nel proprio HDD, commentare insieme ad altri utenti o valutare seguendo un metro di giudizio che va da 1 stella fino ad un massimo di 5.

Pro:
- Lo Street Fighter di nuova generazione definitivo
- Per ora il miglior picchiaduro sul mercato
- Virtualmente infinito

Contro
- Per alcuni poteva essere distribuito sotto forma di DLC
- E’ un picchiaduro tattico, chi non ha la pazienza di apprendere e allenarsi a dovere dovrebbe lasciarlo sullo scaffale
- Una droga

Meglio di: Street Fighter IV
Peggio di: Conoscendo la Capcom probabilmente del futuro Super Street Fighter IV Turbo

Commento finale: E’ Street Fighter. Basta e avanza come commento

Voto finale: 9.0

Dead to Rights era un tps a tratti rivoluzionario, un tps che ha (nel suo piccolo) innovato il suo genere di appartenenza. Putroppo, è sempre rimasto un prodotto di nicchia e il secondo capitolo non è riuscito a bissare il successo del suo predecessore. Ma in pieno 2010, con concorrenti come Gears of War e Uncharted, Namco ci riprova e si affida allo studio Volatile Games per rilanciare questa serie. La domanda è : ci sono riusciti?



Dead to Rights : Retribution
Anno di uscita : 2010
Giocatore(i) : 1
Produttore : Namco
Svillupatore : Volatile Games
Disponibile per : PS3, XBox 360 (versione presa in esame)

Storia
Grant City è sotto assedio, il crimine dilaga e la polizia può fare poco o niente per via della scarsità di mezzi e uomini. A complicare le cose è la morte di Frank Slate, il migliore agente che la città abbia mai avuto. Jack Slate, figlio di Frank e anche lui poliziotto, decide di vendicare suo padre contando sull'aiuto del suo fido cane di nome Shadow.
La trama di DTR : R è piuttosto basilare, condita giusto da due o tre colpi di scena prevedibili e con dei dialoghi non proprio eccelsi. Ma ciò non rovina per niente l'atmosfera di gioco e ogni tanto vi sarà anche qualche battuta piuttosto buona. In poche parole, è la classica trama che si può trovare in un buon film di serie B che per quanto buono possa essere si trova comunque in una categoria inferiore.

Gameplay
DTR : R può essere descritto come un misto tra uno sparatutto in terza persona e un semplice beat'em up. Ad una meccanica classica quanto funzionante quale quella del tps dotato di coperture con la possibilità di sparare alla cieca, vi è anche la possibilità di rimettere la pistola nella fondina e colpire i vari avversari a suon di calci, prese e pugni. In quest'ultimo caso, sembra quasi che gli svillupatori si siano ispirati ad Arkham Asylum ma il sistema di combattimento non è così fluido quanto quello del vg di Batman ma anzi piuttosto rigido e vi è anche qualche problema col sistema di controllo. Niente di troppo grave dopo averci preso la mano ma rimane comunque piuttosto frustrante. D'altra parte, vi è comunque l'opportunità di usare i propri nemici come scudi umani o lanciarli direttamente da altezze piuttosto alte e si potrà sempre contare su Shadow.
Al sistema di combattimento, come detto prima, si aggiunge anche il poter sparare e possiamo dire che è senza infamia nè senza lode. Certo, mettere a segno i colpi alla testa non sarà mai troppo difficile vista la non brillantissima IA ma ciò non vuol dire che sarete sempre avvantaggiati e che non avrete mai difficoltà. Infatti, i vostri nemici spazieranno da delinquenti semplici ad esperti del corpo al corpo, da cecchini provetti a soldati dotati di armature con tante di mitragliatrice pesante.
Col ritorno il focus mode (una modalità bullet time, per intenderci), troviamo anche una modalità stealth dove potremo indossare la pelliccia del nostro fido Husky e uccidere silenziosamente le varie pattuglie.

Grafica
Il gioco non brilla propriamente da questo punto di vista : i colori sono in parte spenti, le animazioni non sono del tutto convincenti e non mancano glitch e bug presenti nel gioco. Certo, è rappresentata piuttosto bene l'atmosfera di degrado e sporcizia dei vari ambienti di gioco ma ciò non basta per catalogare la grafica di questo videogioco come mediocre.

Sonoro
Senza infamia nè lode : il doppiaggio (solo in inglese) svolge il suo lavoro senza eccellere ma senza neanche scendere ai livelli del primo Deus Ex, giusto per fare un esempio.
La colonna sonora presenta delle buone tracce e nulla si può dire contro gli effetti sonori.


In conclusione...
DTR : R non è un gran gioco ma neanche una ciofeca. E' un tps senza infamia nè lode, un gioco gradevole da giocare ma che si dimentica presto. Consigliato senz'altro se non avete di meglio da giocare o se cercate vg con cui passare il tempo tra un titolo di alto livello e l'altro.

Grafica : 6 e mezzo
Sonoro : 7
Gameplay : 7
Longevità : 6

Voto : 7

Emerald ma ha ancora le fassi frenetice action come il primo?Dove sparavi a tutti e finite le palotole li amazzavi a mani nude?Per me il primo era un piccolo capolavoro
Cmq coming soon in exclusiva la review di MGS Peace Walker!

Karsha, 09/06/2010 20.55:

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Emerald ma ha ancora le fassi frenetice action come il primo?Dove sparavi a tutti e finite le palotole li amazzavi a mani nude?Per me il primo era un piccolo capolavoro

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E' diventato un classico sparatutto con coperture. E' molto meno frenetico rispetto ai precedenti.

Ho visto che hai fatto i 1000... Sono facili da fare?

Aggro Vicentin, 10/06/2010 0.35:

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Ho visto che hai fatto i 1000... Sono facili da fare?

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Tra una cosa e l'altra, si fanno in 8/10 ore. Serve una guida per i collezionabili e mi sono pure dimenticato di scrivere nella recensione che alla fine di ogni missione viene calcolato il punteggio. Non sempre si ottiene la medaglia d'oro ovvero il punteggio più alto quindi bisogna rigiocare qualche missione. Nella prima run a difficile, ho ottenuto 6 medaglie d'oro su 11 livelli.